Obesità, al San Giovanni di Dio pazienti in aumento

martedì 4 marzo 2025
Obesità, al San Giovanni di Dio pazienti in aumento

L’obesità è una patologia metabolica cronica, progressiva e recidivante, caratterizzata dalla presenza di un tessuto adiposo eccessivo e disfunzionale. All’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari c’è un centro dedicato attivo da oltre 20 anni. «Le richieste sono in aumento - spiega la professoressa Fernanda Velluzzi, referente Centro obesità e delle complicanze associate del San Giovanni di Dio – seguiamo circa mille pazienti adulti all’anno, tra prime visite e controlli, in prevalenza donne».

E prosegue: «Disponiamo di un team multidisciplinare con approccio terapeutico fondato sull’integrazione delle competenze medico-specialistiche, nutrizionali e psicologiche».

L’obesità infantile è una delle più importanti sfide per le conseguenze che comporta, come il rischio di diabete tipo 2, l'asma, problemi muscolo-scheletrici, problemi cardiovascolari, problemi psicologici e sociali. «Oltre il 20% dei bambini italiani è in eccesso di peso tra sovrappeso e obesità con marcate differenze nord sud – dichiara la specialista dell’Aou di Cagliari - al sud siamo oltre il 30%, la Sardegna è in linea con la media nazionale».

«La complessa patogenesi risulta dall’interazione tra fattori genetici, epigenetici e ambientali – sottolinea la professoressa Velluzzi - mentre le complicanze comprendono il diabete, le malattie cardiovascolari, respiratorie, epatiche, renali, osteoarticolari, diversi disturbi psichici e alcuni tumori».

Il rischio di sviluppare le complicanze è già presente in caso di sovrappeso se l’eccesso adiposo è localizzato a livello viscerale e di organi come fegato, cuore, muscoli. «Un corretto stile di vita, un’alimentazione equilibrata, un’attività fisica regolare e un sonno adeguato – afferma la specialista dell’Aou di Cagliari - rappresentano il cardine della prevenzione dell’obesità e sono un elemento fondamentale del suo trattamento, ma spesso la terapia dell’obesità necessita di un intervento farmacologico o talvolta chirurgico».

I servizi sanitari e gli specialisti possono ricoprire un ruolo importante per migliorare la comprensione delle relazioni che intercorrono tra alimentazione, attività fisica e salute, motivando i cambiamenti nello stile di vita, attraverso adeguati interventi di sensibilizzazione della popolazione generale, dei pazienti e delle loro famiglie.

Il 4 marzo ricorre la Giornata mondiale dell’obesità, un’occasione importante per promuovere una cultura che la consideri come una malattia cronica complessa e recidivante, anche al fine di contrastare, a tutti i livelli, lo stigma nei confronti delle persone che ne sono affette.

Federica Portoghese

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