Cardiopatie congenite, quando la prevenzione fa la differenza

sabato 15 febbraio 2025
Cardiopatie congenite, quando la prevenzione fa la differenza

Le cardiopatie congenite sono anomalie strutturali del cuore e dei grossi vasi. Costituiscono la più comune malformazione e si verifica in quasi l’1% dei nati vivi, rappresentano la più frequente causa di mortalità infantile.

Sono difetti ben tollerati durante la vita intrauterina, spiega la dottoressa Paola Neroni, pediatra cardiologa del Policlinico Duilio Casula, «ma che si palesano in tutta la loro gravità solo dopo la nascita. Per questo arrivare a una diagnosi nel minor tempo possibile, già in epoca fetale, è importante perché aumenta le possibilità di sopravvivenza del neonato che grazie alla programmazione del parto in Centri di III livello, dotati di cardiochirurgia pediatrica, può essere preso in carico immediatamente dopo la nascita».

La stragrande maggioranza delle cardiopatie può essere curata, dice la dottoressa Neroni, «con interventi di chirurgia convenzionale e/o di emodinamica, consentendo la correzione del difetto, il recupero di una ottimale funzionalità cardiaca e il raggiungimento di una buona qualità di vita».

Dal 2014 al Policlinico Duilio Casula è attivo l’ambulatorio di Cardiologia perinatale e pediatrica, afferente alla Terapia Intensiva Neonatale diretta dal professor Vassilios Fanos. Il personale specializzato si occupa dell’attività di screening, diagnosi e trattamento delle cardiopatie congenite a partire dall’epoca fetale sino all’età adolescenziale.

«Vengono eseguite ogni anno circa 5mila prestazioni esterne - dice ancora la pediatra - tra consulenze cardiologiche neonatali, pediatriche e fetali e circa 1500 consulenze richieste dai vari reparti di degenza. I bambini cardiopatici seguiti nell’ambulatorio – conclude la dottoressa Paola Neroni - sono circa seicento e presentano sia difetti cardiaci strutturali corretti o palliati, sia anomalie del ritmo di varia gravità».

CL

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