Alzheimer in Sardegna, circa 13mila persone colpite

mercoledì 12 luglio 2023
Alzheimer in Sardegna, circa 13mila persone colpite

Le demenze sono caratterizzate da disturbi della memoria, del linguaggio, delle funzioni organizzative e del comportamento con compromissione delle autonomie quotidiane. La forma più comune è l’Alzheimer, infatti, copre circa il 50% dei casi di demenza. «I dati di questa patologia sono critici – afferma Gianluca Floris, neurologo del Policlinico Duilio Casula - nella nostra isola, infatti, si contano circa 24mila persone affette da demenza, di cui il 55% sono colpite da Alzheimer, vale a dire circa 13mila».

«Negli ultimi decenni la scienza ha osservato che questa patologia, nella metà dei pazienti colpiti, inizia con un deterioramento cognitivo lieve – spiega il neurologo del Policlinico - ovvero delle carenze mentali leggere che con il tempo progrediscono in demenza vera e propria. È una condizione importante da individuare subito perché permette di agire con interventi preventivi che ritardano il passaggio a demenza».

Nel resto d’Italia, l’Istituto Superiore di Sanità, stima la presenza di circa un milione di persone con demenza, mentre in tutto il mondo interessa circa 55 milioni di persone.

Il fattore di rischio principale delle demenze è l’età – spiega Gianluca Floris – e a seguire vi è la bassa scolarità e le patologie come il diabete, l’ipertensione e l’obesità, ma anche uno stile di vita poco salutare. Pertanto, è consigliato migliorare il grado di scolarità durante l’infanzia, fare attività fisica e mentale, avere un'alimentazione equilibrata, non abusare di alcool o altre sostanze. Il fumo, l’isolamento sociale e i traumi cranici legati ad attività sportive sono preferibilmente da evitare. Lavorando sui fattori modificabili si potrebbero prevenire fino al 40% delle forme o quanto meno ritardare l’età di inizio di un numero importante di casi.

«I sintomi iniziali tendono a diventare più frequenti con il tempo - conclude lo specialista - e ad essi si aggiungono alterazioni al linguaggio, come l’impoverimento di quest’ultimo ed in seguito la difficoltà di comprensione. A questi fattori si uniscono anche carenze nelle funzioni visuo-spaziali come, ad esempio, il riconoscimento degli oggetti e la stima delle distanze e nelle capacità attentive, come ragionamento e pianificazione, sviluppando disturbi del comportamento, tra cui apatia, agitazione e allucinazioni».

La Neurologia dell’Azienda ospedaliero- universitaria di Cagliari ha un Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) nel quale viene offerta una diagnostica clinica e neuropsicologica con il supporto di biomarker avanzati, per ogni forma della malattia.

Martina Cau

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