Tumore al collo dell'utero, il pap-test esame fondamentale
Contro il tumore al collo dell’utero il pap-test è un esame importante per la prevenzione ed è indirizzata a tutte le donne a partire dai 25 anni fino ai 65.
«La colposcopia sopra i 30 anni viene effettuato solo se il test per il Papilloma virus (l’HPV-DNA test) dà un risultato positivo», spiega Marco Palomba, del Centro di Colposcopia e Patologia del Basso tratto Genitale annesso al Centro di PMA e Diagnostica Ostetrico Ginecologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. «Quindi – prosegue – è diventato un esame di completamento. È un’indagine per verificare la presenza, o meno, del Papilloma virus. Pap-test e colposcopia sono due esami di screening che si effettuano anche in donne sane senza alcun segno di possibile malattia. Lo scopo è individuare precocemente tumori della cervice uterina o specifiche alterazioni a livello delle cellule del collo dell’utero, che col passare del tempo potrebbero diventare tali».
L'esame si effettua con le stesse modalità di una visita ginecologica, lo specialista servendosi dello speculum (uno strumento che dilata leggermente l'apertura vaginale) effettua un prelievo di una piccola quantità di secrezioni dal collo dell'utero, su questo campione si farà l’esame citologico in laboratorio.
«Il pap-test – aggiunge Palomba – consente di individuare le anomalie che precedono di molti anni l’insorgenza di un tumore, permettendo di ridurre il rischio di diagnosticarlo quando si trova già in uno stadio avanzato, potendolo così trattare in modo conservativo. E per questo ha contribuito significativamente a ridurre la mortalità per tumore della cervice uterina».
Nonostante non ci siano controindicazioni particolari, prima di sottoporvisi è necessario seguire alcune accortezze perché, se il materiale raccolto non si presenta in buone condizioni, è possibile che il risultato del test non sia leggibile e vada quindi ripetuto. Per permettere la raccolta di un campione ottimale, il pap-test non va fatto durante le mestruazioni (si consiglia almeno cinque giorni prima o dopo) e non devono esserci perdite ematiche in atto. Inoltre, si dovrebbero evitare i rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti. La gravidanza, l'uso di contraccettivi orali o la presenza di una spirale intrauterina, invece, non rappresentano una controindicazione all'indagine, anche se è bene informare chi esegue l'esame della propria condizione.
«Il nostro centro – dice ancora Palomba – ha rilevanza nazionale per quanto riguarda il volume e la tipologia delle prestazioni erogate, le iniziative di ricerca, l’insegnamento della disciplina e il Programma di Screening e Diagnosi Precoce del Carcinoma del Collo dell’utero. Infatti, tra le varie analisi che vengono eseguite ci sono: gli esami colpocitologici (Pap Test) con la ricerca dei Papillomavirus (hrHPV-DNA), vaginoscopie e biopsie delle aree esaminate. Il Centro, che si trova nel Blocco Q del Policlinico di Monserrato, è accessibile con prescrizione dello specialista tramite il CUP Aziendale del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e Diagnostica Ostetrico Ginecologica dell'Aou di Cagliari. Inoltre, per i casi più complessi sono riservati dei giorni di Agenda Esclusiva a disposizione dei Colposcopisti degli Ospedali e del territorio.
Martina Cau