Malaria, colpite oltre 247milioni di persone all’anno
Sono numerose le malattie che ancora oggi circolano e hanno un impatto in tutto il mondo, creando difficoltà dal punto di vista sanitario. La malaria fa parte di queste. Trasportata dalle zanzare all’uomo, si diffonde fra le persone attraverso i morsi di alcune zanzare (Anopheles) femmine infette, ma anche tramite trasfusioni di sangue o aghi contaminati.
Secondo l’ultimo rapporto globale sulla malaria, pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2021 i casi di malaria hanno raggiunto i 247milioni, in confronto ai 245milioni del 2020. Tuttavia, il numero di vittime è diminuito, passando dai 625mila del 2020 ai 619mila del 2021. L’Africa è il paese col carico della malattia più elevato, ospitando il 95% dei casi totali e il 96% dei decessi.
I sintomi più comuni della malaria sono febbre, mal di testa e brividi, mentre i casi più gravi comprendono affaticamento, difficoltà respiratorie, sanguinamento anomalo, coscienza compromessa, convulsioni, urine sanguinanti e ittero (ingiallimento occhi e pelle). In qualsiasi caso, i primi effetti si riscontrano entro due settimane circa dal momento dell’infezione. Chi riscontra sintomi gravi deve subito sottoporsi a un rapido controllo, dal momento che la malattia può portare sino alla morte. Bambini sotto i cinque anni, donne incinte, viaggiatori e persone con HIV o AIDS sono i soggetti più a rischio.
Il trattamento e la diagnosi precoce sono aspetti di primaria importanza, in grado di ridurre trasmissione e decessi. L’OMS considera i test diagnostici basati sui parassiti della malaria il metodo migliore per rilevare possibili casi, mentre i farmaci sono usati per la cura.
Farmaci e medicinali, insieme all’evitare il contatto con le zanzare, rappresentano le tecniche di prevenzione più efficaci. Inoltre, dal 2021 l’OMS consiglia il ricorso al nuovo vaccino RTS,S/AS01 soprattutto tra i bambini che vivono nelle regioni in cui la malattia circola di più. Questa fascia d’età è la più debole se si pensa che rappresenta circa l’80% di tutti i decessi della regione africana. Fino ad ora, il vaccino si è dimostrato un’arma in grado di ridurre drasticamente i casi di contagio e morte.
Il 25 aprile si celebra la Giornata mondiale contro la malaria, ricorrente ogni anno con lo scopo di evidenziare la necessità di investire aumentando e rafforzando le soluzioni per questa malattia, ancora troppo diffusa e pericolosa.
L.M.