Al Policlinico percorsi assistenziali contro il tumore al seno

lunedì 17 ottobre 2022
Al Policlinico percorsi assistenziali contro il tumore al seno

I Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) del Policlinico Duilio Casula consistono in percorsi che seguono la paziente dal sospetto di un tumore alla mammella fino alla dimissione e a cinque anni dopo quest’ultima. Nel 2022 oltre 300 accessi ambulatoriali e il 97% dei casi avuti al Policlinico si è concluso in positivo.

Durante il percorso ogni caso di tumore alla mammella viene discusso e personalizzano per ogni singola paziente da un’equipe multidisciplinare formata da: anatomo patologo, radiologo, medico nucleare, chirurgo senologo, oncologo medico, radioterapista, chirurgo plastico e, se necessario, genetista.

«Nel PDTA del Policlinico – spiega la dottoressa Stefania Farris, chirurgo e referente del PDTA – gli interventi diagnostici e terapeutici per patologia benigna e maligna, eseguiti dal 2019 fino a settembre 2022, sono 472. Abbiamo una media di 150 prime visite annuali fino al 2021, mentre quest'anno arriveremo a circa 320 accessi ambulatoriali. Il 97% delle pazienti entrato nel PDTA è stato curato».

Al Duilio Casula, spiega il dottor Massimo Dessena, chirurgo senologo del Policlinico, «generalmente si accede al PDTA con un sospetto di tumore alla mammella. Si può accedere tramite medico di base, centro screening del San Giovanni di Dio, un centro di radiologia del territorio oppure da oncologi. Si può accedere per tutti i tipi di tumore al seno, in caso di tumore maligno che deve andare a intervento chirurgico, ma anche per un tumore che necessita di chemioterapia. Nel momento in cui c’è una diagnosi o un sospetto di tumore alla mammella prendiamo noi in carico la paziente».

Per concludere il dottor Dessena spiega dove si svolge il PDTA: «Il percorso si svolge tutto al Policlinico, tranne la radioterapia che viene effettuata all’Oncologico. Se le pazienti vengono da altre località della Sardegna, la parte oncologica possiamo delegarla ai colleghi dei vari centri».

M.C.

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