Tumori del colon retto, nella cura e prevenzione l'Aou di Cagliari in prima linea con la sua chirurgia

venerdì 30 luglio 2021
pdta Zorcolo diretta social

Il cancro del colon retto è una patologia tumorale tra le più frequenti a livello nazionale, tanto che solo nel 2020 ha colpito 44mila individui tra uomini e donne. La Sardegna è in prima linea grazie dell’Azienda ospedaliero Universitaria di Cagliari, con il suo reparto di Chirurgia colonproctologica, guidato dal professor Luigi Zorcolo. Tra l'algro, da due anni fal Policlinico Duilio Casula si è aperto un vero e proprio percorso dedicato ai pazienti oncologici colpiti da queste patologie.

«L'Aou di Cagliari - spiega il Luigi Zorcolo, direttore della Chirurgia colonproctologica del Policlinico Duilio Casula - ha la fortuna di avere un reparto colonproctologico che nasce da lontano. Ed esattamente da un reparto di chirurgia generale prima diretto da Giuseppe Casula. Un luminare della materia che, ispirandosi con lungimiranza a quello che succedeva nel mondo anglosassone e nel nord Europa, aveva improntato il reparto verso la specializzazione nel trattamento di questo tipo di tumore. Nel 2018 è nato quindi ufficialmente nella nostra struttura un reparto specialistico colon rettale».

Dal gennaio di due anni fa l'ulteriore svolta, nasce il “Percorso diagnostico terapeutico assistenziale” (Pdta).«Il paziente viene seguito dal sospetto di diagnosi – spiega Zorcolo - e accompagnato in tutto il percorso sino ai controlli post operatori nei dieci anni successivi. Ci sono degli obiettivi che noi chiaramente rispettiamo. Alcuni esempi: visitare il paziente con sintomi sospetti entro 48 ore dalla richiesta, effettuare tutti gli esami dalla Tac alla risonanzamagnetica e tutto ciò che serve a definire lo stadio della patologia entro 7-10 giorni. E poi il confronto del team composto da tutte le figure che devono essere coinvolte: ogni lunedì discutiamo i singoli casi e elaboriamo la strategia misurata sul paziente. Si parla di strategia 'sartoriale': cioè adattata a età, condizioni e situazione del paziente. Questoprogramma sta andando avanti da due anni».

Nel 2018 sono stati operate 199 persone, l'anno successivo 175. Il 2020, anno dell'esplosione del Covid, fa storia a sè: 132 pazienti perché gli interventi erano limitati ai casi urgentissimi. Hanno usufruito del programma speciale dell'Aou 379 pazienti, 294 con diagnosi fatta da altre parti. Gli altri con diagnosi dell'Aou.

Trecentodue poi i casi di tumore trattati dal reparto con interventi chirurgici, associati o preparati da trattamenti di radio e chemioterapia. «Altro dato importante è che questi interventi- spiega il direttore della chirurgia colonproctologica - sono quasi tutti effettuati per via laparoscopica, cioè mininvasiva. Noi abbiamo iniziato nel 2013: dal 35-40 per cento siamo passati alla laparoscopia per oltre il 90 per cento dei pazienti 2021».

Un reparto che si confronta con il resto d'Italia: «Fondamentale la ricerca - spiega - siamo in un network nazionale. Effettuiamo studi e spesso siamo anche noi a proporre agli altri queste ricerche. Questo rappresenta un valore aggiunto: ci consente di monitorare meglio i nostri dati e allo stesso tempo di stare sempre all'avanguardia».

La percentuale dei ricoveri extra regione per tumore al colon retto è del 6 per cento, cifra abbastanza bassa rispetto ad altri settori dell'oncologia. E- anche se manca la controprova- la presenza di un reparto all'avanguardia come quello dell'Aou di Cagliari sicuramente influisce sicuramente sulla decisione di molti sardi che possono essere curati bene e vicino a casa.

Martedì 3 agosto alle 17, il professor Luigi Zorcolo, sarà protagonista della rubrica di approfondimento "15 minuti con…" sulla pagina Facebook dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, focus a cura della Struttura Comunicazione e relazioni esterne dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

CL

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